Un evento che rappresenta una vetrina importante, con la partecipazione di 563 aziende da 23 paesi esteri e che ha portato, a conclusione di 5 giorni di fiera a 40 mila visitatori complessivi.
[22/05/2023 – Sermoneta (LT)]
Era trepidante l’attesa non solo per noi della Massicci S.r.l, ma per l’intero settore delle costruzioni, visti i sei anni di mancanza nel panorama fieristico internazionale del Samoter 2023.
Temi centrali di questa trentunesima edizione del Samoter sono stati innovazione, business e formazione, con focus sullo stato attuale del settore edilizio e su come alcune delle macchine e delle attrezzature presentate possano facilitare e/o dimezzare i tempi di esecuzione delle diverse lavorazioni di settore. Integrazione fra formazione, lavoro e tecnologia i fili che legano edilizia di oggi a quella di domani, al centro di convegni, esposizioni e workshop presenti in tutta la fiera.
Ma mettendo da parte i numeri e le dichiarazioni di intenti, concentriamoci su quello che ha visto la nostra delegazione:
non vedevano l’ora di vivere di nuovo il Samoter i nostri addetti, partiti venerdì notte e arrivati il sabato mattina presto per entrare subito in fiera e vederla da cima a fondo in due giorni di fuoco.
Nello specifico la delegazione della nostra impresa è stata ospite di un’importante espositore come GIS distributore Komatsu con cui collabora ormai da molti anni, dove ha potuto vedere dal vivo la nuova ruspa 71PXI e altri macchinari che sono già entrati a far parte della flotta Massicci da qualche tempo come il frantoio mobile BR380JG.
Le cose che possono far stupire passeggiando fra gli stand e le aree della fiera di Verona sono alcuni e da non sottovalutare specialmente per gli aspetti appena citati, ovvero pochi grandi player di mercato, con quelli che c’erano un po’ sottotono; dall’altra si conferma e intensifica la presenza in questo settore di player di mercato nipponici, che oltre alla già citata Komatsu, si presenta con Yanmar, Takeuchi e Isuzu.
Un tipo di evento come il Samoterè sempre sicuramente una bella esperienza che permette un contatto diretto fra imprese, venditori, esperti del settore e ultimo ma non meno importante istituzioni, rappresentate dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il tutto per cercare di fare il punto della situazione nel settore edilizio e capire se e quali trend e innovazioni attraverseranno questo settore nel corso dei prossimi anni.
“ho visto le persone con cui lavoro sotto un altro punto di vista, per noi novizi del mestiere è stata un’esperienza divertente e formativa che non vediamo l’ora di ripetere” queste parole descrivono il Samoter dalla prospettiva di un giovane della nostra azienda.
Diverse sono invece le parole dell’Imprenditore Roberto Massicci che afferma “Erano diversi anni che venivo in fiera al Samoter, mi ha sorpreso molto la mancanza di grandi marche del movimento terra e grandi macchine esposte. Nonostante questo, è stata comunque una bella esperienza che ha permesso di rincontrare tanti amici e persone con cui condividiamo la stessa idea di lavoro.”
Guardando attentamente i numeri, le opinioni di esperti del settore e le parole riportate dalla nostra delegazione il quadro che il Samoter 2023 fa del settore delle costruzioni è quello di settore di difficile interpretazione, che da parte spinge per l’innovazione tecnologica, ma non è pronta ad accettare compromessi sulle prestazioni; un settore che da parte subisce una serie di finanziamenti pubblici che è chiamato a restituire con interventi infrastrutturali su tutto il territorio nazionale. Un settore che deve sempre di più far fronte alla mancanza di manodopera ed altre problematiche.
Il settore che ha molte direzioni da prendere, ma è titubante sulla decisione e sembra in stallo, cercando di capire quali innovazioni possano essere veramente una risorsa e quali un fuoco di paglia, in cerca risposte anche dalle istituzioni, in cui qualcosa sembra muoversi, ma bisogna sempre vedere dove e come. Un settore che insomma non riesce a trovare una direzione precisa sul quale orientarsi, proprio come me che scrivo questo articolo e non riesco a trovare una conclusione…
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